(...) - collage

Roberto Gamberoni (Sgemba)

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note bio-critiche:

L’artista trentino Roberto Gamberoni alias “Sgemba” si propone come una ventata di arte originale e contemporanea.
In pensione dopo una carriera bancaria, Gamberoni si diletta con l’antiquariato e il collezionismo, passioni ereditata dal padre.
Il suo interesse per le arti lo porta ad avvicinarsi al mondo dell’arte da autodidatta, sperimentando varie tecniche espressive.
Le sue prime opere sono state realizzate con fumetti d’epoca e tecniche di collage e dècollage e poi si è lasciato ispirare ai manifesti pubblicitari e dalla Street Art, prendendo spunto dalle opere di artisti del calibro di Mimmo Rotella (1919-2006), protagonista del movimento del nuovo realismo e della Por Art.
Fu proprio Rotella tra i primi a sperimentare il dècollage, che consiste nel procedimento opposto al collage; da vecchie immagini o manifesti soprapposti vengono staccate alcune parti, lasciando così affiorare quelle sottostanti e dando vita a nuove forme e colori.
Ogni strappo presente nelle opere di Gamberoni racconta un’idea, una storia, un’emozione, accompagnata dal desiderio che gli spettatori trovino qualcosa di intimo e che va oltre al significato originario attribuito dall’artista.
Nel 2024 partecipa alla II° ed Premio naz, pittura ADA Venezia e alla triennale di Venezia a Forte Marghera.


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L’artista trentino Roberto Gamberoni alias “Sgemba” si propone come una ventata di arte originale e contemporanea.
In pensione dopo una carriera bancaria, Gamberoni si diletta con l’antiquariato e il collezionismo, passioni ereditata dal padre.
Il suo interesse per le arti lo porta ad avvicinarsi al mondo dell’arte da autodidatta, sperimentando varie tecniche espressive.
Le sue prime opere sono state realizzate con fumetti d’epoca e tecniche di collage e dècollage e poi si è lasciato ispirare ai manifesti pubblicitari e dalla Street Art, prendendo spunto dalle opere di artisti del calibro di Mimmo Rotella (1919-2006), protagonista del movimento del nuovo realismo e della Por Art.
Fu proprio Rotella tra i primi a sperimentare il dècollage, che consiste nel procedimento opposto al collage; da vecchie immagini o manifesti soprapposti vengono staccate alcune parti, lasciando così affiorare quelle sottostanti e dando vita a nuove forme e colori.
Ogni strappo presente nelle opere di Gamberoni racconta un’idea, una storia, un’emozione, accompagnata dal desiderio che gli spettatori trovino qualcosa di intimo e che va oltre al significato originario attribuito dall’artista.
Nel 2024 partecipa alla II° ed Premio naz, pittura ADA Venezia e alla triennale di Venezia a Forte Marghera.