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Laura (Aura) Cagol |
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note bio-critiche: Mi chiamo Laura Cagol, nata a Trento, dove vivo e lavoro come insegnante di lingue. |
Laura (Aura) Cagol
tocca per ingrandire
Mi chiamo Laura Cagol, nata a Trento, dove vivo e lavoro come insegnante di lingue.
Formazione artistica: non ho una formazione accademica vera e propria e la mia vocazione per la pittura si è sviluppata in età matura. Tuttavia ho frequentato diversi corsi, laboratori, workshop, intensivi di pittura, disegno, scultura, arteterapia.
Nel 2014 ho iniziato a frequentare corsi di acquerello sia alla scuola Steiner a Trento con la pittrice Elena Pircali che con la pittrice Doris Harpers a Oriago (VE), in cui sperimento soprattutto la natura del colore, nell’astratto e nel paesaggio. Workshop di arteterapia, sempre ad Oriago di Mira e a Roncegno. Poi un corso di disegno a matita alla scuola Andromeda di Trento con il prof. Rigotti Umberto. Quando sento parlare della scuola di pittura dell’artista Albert Dedja e vedo le opere dei suoi allievi, decido di iscrivermi, nel 2019, ai suoi corsi.
Nell’estate del 2023 ho frequentato un corso estivo intensivo di scultura su pietra, in Piemonte, presso l’artista Renzo Rastrelli.
Nell’estate del 2024 ho frequentato il corso residenziale di ritratto a matita e a carboncino e di pittura ad olio “alla prima” presso l’Atelier Artess a Polea di Cagli (PU) con il maestro Henry Catallo.
La scrittura, di brevi racconti e di poesie, è un’altra attività artistica che ho iniziato verso il 2012 e portato avanti, con periodi anche relativamente lunghi di pausa, fino ad oggi. Nel 2020 e 2021 ho frequentato i laboratori intensivi di scrittura e di analisi autobiografica della LUA (Libera Università dell’Autobiografia) fondata dal professore e filosofo Duccio Demetrio ad Anghiari. Tutt’ora partecipo sporadicamente a laboratori di scrittura.
Soggetti dei miei dipinti sono soprattutto le persone che attraverso i loro sguardi esprimono mondi interiori di emozioni, sentimenti e vissuti sfaccettati.
Alcune tele che raffigurano bambini sono un discorso a parte perché sono state dipinte per le mostre e gli eventi organizzati da Anime Senza Voce contro l’abuso sui minori. E’ capitato che alcuni artisti, fra cui io, ricevessero la lettera di una persona adulta in cui raccontava la traumatica esperienza degli abusi che aveva subito durante l’infanzia e sulla base di questa toccante e commovente confessione eravamo chiamati a rappresentarla in maniera artistica per “DARE VOCE e visibilità” all'orrore che per tanti anni le vittime di abusi hanno tenuto dentro di sé.
Tecnica: matita.
Credo nell’effetto terapeutico dei colori, perché ogni colore ha la sua anima ed agisce in risonanza con la nostra interiorità, soprattutto a livello inconscio, penetrando in profondità, dove dimorano i ricordi ancestrali. Ho letto con interesse i saggi scaturiti dagli studi sui colori di Goethe, ripresi poi da R. Steiner e da Kandinskij